Madonna dell'Alto
Scheda di dettaglio
La chiesa, ubicata sulla collina di Sant' Elia, dista circa otto chilometri dall'abitato di Campi. Di questa cappella si ignora l'epoca di fondazione per mancanza di documenti. Si può tuttavia presumere, per il luogo dove è situata, nelle vicinanze dell'antica Bagnara distrutta dai Saraceni nella terribile incursione del 924, che fungesse da luogo do culto dell'antico casale. L'edificio, probabilmente d'origine cristiana, fu ricostruito tra la fine del XII e la prima metà del XVII secolo, quando assunse l'aspetto attuale. La facciata della chiesa è semplice, impreziosita da un rosone e dotata, in passato, da un portale rettangolare, composto da un baldacchino e da due esili colonne a base ottagonale con capitelli a fogliame. Lo spazio interno della chiesa, originariamente unico, è diviso in tre navate con archi a sesto acuto sorretti da colonne con pulvini in stile bizantino. Anticamente vi era un unico altare in stile tardo-barocco, adornato dal dipinto della Vergine col Bambino, in atto di succhiare il latte da una mammella della Madre. Attualmente il dipinto è conservato nella sagrestia della Collegiata Santa Maria delle Grazie. La chiesa è in deplorevoli condizioni, e fatta oggetto di continui saccheggi ad opera di vandali. Per giungere alla chiesa di Santa Maria dell'Alto ci si può servire della strada provinciale Campi-Cellino, imboccando al Km 5 sulla destra la strada interponderale della antica Masseria Pizzuti che conduce sino alla chiesa.