Wladimir Luxuria il 12 Gennaio a Campi Salentina

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"MUCCASSASSINA" : UNIVERSO DI TRAVESTIMENTO E BUIO PER VEDERE LA LUCE

L'onorevole Wladimir Luxuria sarà a Campi Salentina (Le) il 12 gennaio, ore 18,30, nella sala ex biblioteca di Piazza Libertà, ospite dell'Assessorato alla Cultura e della Fondazione "Città del Libro" per presentare il suo libro "Chi ha paura della muccassassina?" (edizione Bompiani).

Il libro sarà presentato dalla giornalista Silvia Famularo ed introdotto da Ilio Palmariggi, Assessore alla Cultura, che farà da moderatore dell'incontro, e da Paolo Maci, presidente della Fondazione "Città del Libro".

Chi è Wladimir Luxuria? Chi è stata prima di essere parlamentare alla Camera dei Deputati? Dove ha iniziato le sue battaglie per l'uguaglianza, la libertà, il riconoscimento dei diritti? Dal palco del Muccassassina, festa evento e discoteca lesbo-gay-trans - come fosse una gigantesca lente di ingrandimento sul mondo - Viadimir Luxuria ci racconta il mondo sommerso eppure prorompente della diversità, della bellezza altra, di un mondo che ci è, comunque, prossimo. E da quel palco - come fosse, questa volta, uno specchio - Vladimir Luxuria si racconta come un raggio stroboscopico di vitalità, impegno civile, libertà. Sulla scia di "Weekend postmoderno" di Pier Vittorio Tondelli, Vladimir Luxuria descrive il dentro e il fuori della discoteca come "il palco usato per essere scalfito dai tacchi di una drag queen o per urlare il nostro animalismo, il nostro orgoglio, il nostro pacifismo".

La recensione de L'Indice

IL LIBRO

Muccassassina è una festa (e non solo; Mucca è la discoteca, l'ambiente, il simbolo) gay, lesbo, trans, bisex ed eterosolidale (anche qui, non solo) organizzata dal circolo Mario Mieli. Luxuria ne diviene presto direttrice artistica, creando una serie di iniziative accomunate dalla volontà di rispondere all'amarezza dell'esclusione con la gioia della festa e di un multi-color sfacciato. Nel libro, la Vladi amante degli anni ottanta descrive fotografia per fotografia (e parola per parola, nell'affastellato glossario finale) l'album di Mucca, che è anche quello della sua vita, ma non cede alla tentazione dell'autobiografia. È proprio Mucca la protagonista, con il suo folle universo di travestimento, di buio necessario per vedere la luce, di personaggi "volutamente" incredibili, di situazioni assurde; e però – quelle allegre e quelle tragiche – terribilmente normali. Tanto che in fondo si ha l'impressione che il mondo nuovo (per molti, non per tutti) qui descritto contenga potenzialità che quello di coloro che difendono la norma ha imparato a soffocare. Beato

il paese che non ha bisogno di eroi. Non sembra il nostro caso, come conferma il fatto che Luxuria sia costretta a giocare quella parte, non avendo il diritto alla normalità. Nel 2714 approveranno (forse!) le adozioni per i gay, annuncia chiudendo il libro; di figli non ne avrà, e allora "cosa resterà di me?". Resteranno un mucchio (una Mucca) di cose; tra le quali anche questo divertente collage, sorprendente per la sorpresa che suscita nel lettore, stordito dall'allegria della quale il libro è portatore: chi ha paura della muccassassina ha paura della gioia. Un'occasione per riflettere, anche sul senso della vita: se il mondo di Luxuria è allegro, è soprattutto perché un senso, forte e consapevole, lo possiede davvero. E – di questi tempi, poi – non è poco.

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