Una rappresentativa di Campi in Francia. Rugby ma non solo.
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Ha deciso di seguire la scuola francese il rugby del Salento poichè per il terzo anno consecutivo una delegazione di giovani praticanti del rugby di Campi Salentina ha partecipato il 15 maggio us a Bourg-en-Bresse, al Torneo Pomathios di rugby educativo, torneo che coinvolge un migliaio di ragazzi provenienti dalle scuole di rugby di ogni parte della Francia e d'Europa.
Cosi è diventato l'appuntamento più importante dell'anno e una motivazione supplementare per i dirigenti e i loro pupilli, la partecipazione a questo torneo che permette di confrontarsi con un'altra realtà rugbystica ben diversa da quella italiana.
Un confronto difficile per la differenza di qualità e tecnica di gioco esistente tra la realtà pugliese e quella francese che pratica questa disciplina da molto tempo e che rappresenta una delle nazioni più forti al mondo in questo sport.
Ma una esperienza necessaria per correggere le proprie carenze e poter progredire.
Del resto quest'ultima partecipazione ha permesso di verificare i progressi realizzati
in confronto alle prime partecipazioni e sul terreno e gli educatori non hanno perso tempo per correggere alcuni difetti della squadra. Una lezione pratica, fatta sul vivo che ha permesso di limitare i danni di fronte a squadre dal gioco più completo, meglio organizzato e molto più forte tecnicamente.
Cosi è diventato l'appuntamento più importante dell'anno e una motivazione supplementare per i dirigenti e i loro pupilli, la partecipazione a questo torneo che permette di confrontarsi con un'altra realtà rugbystica ben diversa da quella italiana.
Un confronto difficile per la differenza di qualità e tecnica di gioco esistente tra la realtà pugliese e quella francese che pratica questa disciplina da molto tempo e che rappresenta una delle nazioni più forti al mondo in questo sport.
Ma una esperienza necessaria per correggere le proprie carenze e poter progredire.
Del resto quest'ultima partecipazione ha permesso di verificare i progressi realizzati
in confronto alle prime partecipazioni e sul terreno e gli educatori non hanno perso tempo per correggere alcuni difetti della squadra. Una lezione pratica, fatta sul vivo che ha permesso di limitare i danni di fronte a squadre dal gioco più completo, meglio organizzato e molto più forte tecnicamente.